Per me la caccia è una passione ed è tale solamente se poi se ne condividono i frutti con gli Amici, e quale miglior modo se non davanti ad un buon piatto e ad un buon bicchiere di vino? Io caccio sia con il mio amato cane che in selezione.
Con questa filosofia negli anni ho imparato e raffinato la difficile arte di cucinare la cacciagione, arte che arriva da lontano, sin dai racconti epici di Robin Hood e compagni. Chiaramente da allora si sono fatti parecchi passi avanti, ma io sono per mantenere il più possibile la tradizione e le usanze delle nostre terre, magari con un pizzico di innovazione.
I nostri avi avevano una grossa tradizione in fatto di cucina, ed in particolar modo di cucina della cacciagione ed ogni Regione aveva, ed ha, i suoi piatti tipici. Io ho imparato sin da piccolo sia a cacciare, con mio padre in Friuli dall’età di 14 anni, che a cucinare con mia nonna che in quest’arte era maestra. Ora vivo in Veneto da 50 anni, sotto le montagne, e ho apprezzato ed assimilato la cucina veneta che ha una grossa tradizione soprattutto per la cacciagione da penna.
Per lavoro, poi, ho girato un po’ tutta Italia e, per come sono fatto, ho sempre cercato di scovare e confrontare i piatti regionali a base di selvaggina, scoprendo sapori nuovi ed inaspettati. Con i miei viaggi in centro Italia ed in Piemonte ho imparato la difficile arte di trattare la selvaggina da pelo, cosa che richiede anche una buona conoscenza dell’arte del trattamento delle spoglie.
Aggiungo che la mia cucina non si può certo definire dietetica ma certamente si può definire gustosa e succulenta, purtroppo si sà le cose buone fanno male per definizione.
Questo mio blog vuole essere, quindi, un modo per condividere le mie esperienze con chi apprezza la genuinità ed i valori della tradizione e vuole mantenere accesa la ormai piccolissima fiamma del ricordo di sapori e cibi che hanno fatto la nostra storia. In nessun modo vogliono essere consigli ma solamente racconti di cose fatte, a voi poi decidere se provare a replicarle o meno.